Cuori Liberi
domenica 6.10 h 20:30 al Filmclub/Capitol via Dottor Streiter, Bolzano
Regia di Alessio Schiazza. Un film con Giulia Innocenzi, Roberto Manelli, Sara D'Angelo, Claudio Bandi, Ivan Rostiti.
Genere Documentario, - Italia, 2024, durata 82 minuti. Consigli per la visione di bambini e ragazzi: +13 Valutazione
INGRESSO RIDOTTO PER I TESSERATI DEL CINEFORUM BOLZANO
COL SUPPORTO DELLA LAV, IL FILM CON GIULIA INNOCENTI E DELLA STESSA DISTRIBUZIONE DI FOOD FOR PROFIT.
MODERATORE: ANDREAS PERUGINI (CINEFORUM BOLZANO)
IL GIORNO PIÙ NERO PER L'ANTISPECISMO IN ITALIA, DENUNCIATO DAGLI ATTIVISTI COINVOLTI: UNA PASSIONALE INCHIESTA ANIMALISTA.
Recensione di Raffaella Giancristofaro
20 settembre 2023: alcuni mezzi mobili della polizia irrompono con la forza nel rifugio "Cuori liberi" di Sairano, frazione di Zinasco, nella campagna pavese. A ostacolare il loro ingresso c'è un centinaio di animalisti, tra cui Roberto Manelli, volontario del rifugio fondato da Ivan Rostiti e Federica Bocca. Ripresa dai telefoni cellulari e dalle videocamere degli attivisti, la polizia sfonda i cancelli e manganella i contestatori perché circa un mese prima il virus della PSA (peste suina africana) si è palesato in un allevamento industriale della provincia.
Di conseguenza, l'Agenzia della Tutela della Salute ha deciso per l'abbattimento totale (stamping out) dei capi sul territorio; quindi anche di quelli che sono accolti nel rifugio, indipendentemente dal fatto che siano contagiati o meno. Tali animali, spesso sottratti a contesti di sfruttamento o maltrattamento, vivono però fuori dalla logica della "carne che cammina", come dice Sara D'Angelo, portavoce della rete dei santuari: si chiamano così, per gli attivisti, i luoghi in cui non solo suini ma anche ovini, bovini, gallinacei e altre specie vivono allo stato brado e non in cattività. L'abbattimento è deciso, inoltre, nonostante il virus non sia contagioso per l'uomo, come dichiara nel film il biologo Claudio Bandi, docente all'Università di Milano.
La violenza della polizia sugli attivisti e la contestuale soppressione di nove maiali residenti a "Cuori liberi" sono i traumi subiti da una comunità che il film ritrae e intervista perché li comunichi a un pubblico il più esteso possibile.
Sono un gruppo di associazioni che collaborano nell'organizzare una manifestazione milanese, fuori dalla Regione Lombardia, a intraprendere un'azione legale collettiva, contestare il reato di uccisione di animali, e avanzare per essi la richiesta di tutele, ai Ministeri competenti e alla Comunità Europea.
Prodotto da LAV, LNDC (Lega Nazionale Difesa del Cane), We All Animals e altre associazioni, Cuori liberi è un reportage indipendente che sostiene le ragioni dei gruppi animalisti, denuncia le violenze delle forze dell'ordine, l'assenza di trasparenza da parte dell'ASL pavese, il paradosso tra la repressione del dissenso con la forza e la deroga alle norme previste per i proprietari di allevamenti, luoghi di sofferenza e morte per gli animali.
Ospite d'onore del film è la giornalista Giulia Innocenzi - animalista dichiarata e autrice, con Paolo D'Ambrosi, dell'assonante documentario Food for Profit - che in pochi mirati interventi individua i fatti salienti della vicenda (a monte, una sostanziale mancanza di un allevatore nell'applicare le norme di legge) e metodi e obiettivi della campagna per l'antispecismo. Accanto a lei, anche il presidente di LAV Gianluca Felicetti e la deputata Eleonora Evi, impegnati nella causa.
Mentre a Roberto Manelli dal regista Alessio Schiazza viene affidato il ruolo di protagonista e "capopopolo della resistenza", a lui si affiancano i fondatori di vari santuari sparsi sulla penisola (senza nessun dettaglio sul loro modello di autosostentamento economico), disposti a lottare "fino all'ultimo respiro" per la liberazione degli animali. Il termine "santuario" infatti afferma la sacralità di ogni forma di vita e in ogni caso la non inferiorità dell'animale all'umano e il suo diritto a un'esistenza dignitosa e non coatta.
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